La Legge dispone che, entro 4 mesi dal termine per la trasmissione della dichiarazione (30.9 per l’anno 2022) o dalla data di trasmissione della dichiarazione se successiva, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante la verifica della documentazione giustificativa, dei mod. 730 dai quali scaturisce un credito da rimborsare al contribuente di importo superiore a € 4.000 ovvero nel caso in cui la dichiarazione presenti elementi di incoerenza rispetto ai criteri fissati dalla stessa Agenzia con un apposito Provvedimento.
Tale controllo preventivo è previsto a prescindere dalle modalità di presentazione del mod. 730 e pertanto può scattare sia quando la dichiarazione (precompilata) è inviata direttamente dal contribuente sia quando la dichiarazione (precompilata o "ordinaria") è presentata tramite un CAF / professionista abilitato.
Nel caso in cui la dichiarazione sia sottoposta ai predetti controlli preventivi, l’Agenzia:
- sospende l’iter del rimborso al fine di consentire l’esecuzione ed il completamento delle verifiche degli elementi che hanno fatto scattare l’attività di controllo;
- si impegna ad effettuare il rimborso spettante non oltre il sesto mese successivo al termine per l’invio della dichiarazione, ossia entro 6 mesi dal 30.9.2022 (ovvero 6 mesi dall’invio della dichiarazione se successivo);
- non trasmette il mod. 730-4 al sostituto d’imposta e ne dà comunicazione al soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale, tramite la ricevuta di riepilogo mensile, contrassegnando i mod. 730-4 delle dichiarazioni sottoposte ai controlli con il codice "CO".