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MANCATA FRUIZIONE DEL RIPOSO SETTIMANALE: IL DANNO NON PATRIMONIALE E’ PRESUNTO

La Corte di Cassazione ha recentemente ribadito il diritto del dipendente alla fruizione del riposo settimanale, il quale - in quanto diritto indisponibile - deve essere garantito dall'azienda a prescindere da una richiesta. Conseguentemente, la mancata fruizione del riposo settimanale è fonte di danno non patrimoniale, che si considera presunto.

IL CONVIVENTE DI FATTO E’ UN FAMILIARE

Con Sentenza del 25 luglio scorso la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale l'art. 230-bis, comma 3, del codice civile, nella parte in cui non prevede: come familiare, oltre al coniuge, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo, anche il...

RIFIUTO DEL PART-TIME: ILLEGITTIMO IL LICENZIAMENTO

La Corte di Cassazione ha recentemente chiarito che il licenziamento del lavoratore, intimato a seguito del rifiuto di quest'ultimo di trasformare il rapporto di lavoro a tempo pieno in un rapporto a tempo parziale, deve essere considerato ritorsivo qualora sia mosso dall'esclusivo fine di eludere...

DIPENDENTE RIFIUTA MANSIONI DIVERSE: PERDE IL POSTO

Licenziato chi si rifiuta di svolgere, in assenza di giustificazioni, mansioni diverse nell'ambito della qualifica ricoperta. Ciò quanto stabilito di recente dalla Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di un dipendente, operatore ecologico, licenziato a fronte del rifiuto, reiterato ed immotivato, di adempiere alla...

TEMPO PER RECARSI DAL CLIENTE: E’ ORARIO LAVORATIVO

Deve considerarsi nullo l'accordo collettivo che esclude dall'orario di lavoro retribuito il tempo impiegato dal lavoratore, rispettivamente a inizio e fine giornata lavorativa, per recarsi al domicilio del primo cliente e per tornare alla sede aziendale a conclusione dell'ultimo intervento. Tale accordo prevedeva infatti che...

TEMPO PER RECARSI DAL CLIENTE: E’ ORARIO LAVORATIVO

Deve considerarsi nullo l'accordo collettivo che esclude dall'orario di lavoro retribuito il tempo impiegato dal lavoratore, rispettivamente a inizio e fine giornata lavorativa, per recarsi al domicilio del primo cliente e per tornare alla sede aziendale a conclusione dell'ultimo intervento. Tale accordo prevedeva infatti che...

CONTESTAZIONE DI ADEBITO DISCIPLINARE: TROPPI QUATTRO MESI

La Corte di Cassazione ha ribadito l'indirizzo consolidato in base a cui la tempestività della contestazione è relativa, poiché deve essere considerato il tempo necessario per l'accertamento dei fatti o della complessità della struttura organizzativa. Tuttavia, a fronte della conoscenza dei fatti da parte dell'azienda, La...

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